Il Pinocchio di Roberto Innocenti

Il Pinocchio di Roberto Innocenti

Museo Venturino Venturi, Loro Ciuffenna

A cura di Lucia Fiaschi e Andrea Rauch
Inaugurazione 2 luglio, ore 18,00

Nei disegni meravigliosi del Pinocchio di Roberto Innocenti (1989) c’è la Toscana granducale, povera, modesta, sobria, bellissima. Ci sono le viottole che finiscono in niente, i muretti a secco, le salite e le scese di paesi arroccati sull’Appennino, l’acciottolato, i mattoni rossi e le pietre grigie delle case, il freddo della pioggia di notte e del vento ‘strapazzone’.
Pinocchio burattino, in quelle tavole, è il particolare di un affresco che riprende la sua natura di grande ‘insieme’, un punto nel paesaggio nevoso (una neve sporca che si va sciogliendo!) dove s’incontra con Gatto e Volpe, una virgola sospesa in volo nel paesaggio che si dipana sulla valle dell’Arno fino a giungere agli scogli di Calafuria.
La geografia toscana del Pinocchio di Roberto Innocenti è così avvertibile che possiamo sentirne i suoni e gli odori. Viottola dopo viottola, mattone dopo mattone, sasso dopo sasso.

Roberto Innocenti è nato nel 1940 a Bagno a Ripoli.
Oltre alla “Mela d’oro” alla Biennale di Bratislava è l’unico illustratore italiano ad aver vinto il prestigiosissimo “International Ibby Andersen Award” (2008).
Ha illustrato grandi classici della letteratura quali “Pinocchio” (1989), “Canto di Natale” (1989), “Schiaccianoci” (1996), “L’Isola del Tesoro” (2012). Tra le altre sue opere da ricordare i libri ‘politici’, “Rosa Bianca” (1985), “La storia di Erica” (2002) e “La casa” (2009), tutti editi da Creative Editions.
Ha esposto i suoi disegni in ogni parte del mondo.