PUPILLE – Ci fioriscono gli occhi se ci guardiamo

PUPILLE – Ci fioriscono gli occhi se ci guardiamo

5 novembre 2022 – 15 gennaio 2023
A cura di Rita Selvaggio
OPENING: Sabato 5 novembre 2022

ARTISTI: Aviva Silverman, Emily Sundblad, Isabella Costabile, Jenna Gribbon, Kaari Upson, Karen Kilimnik, Nathalie Djurberg e Hans Berg, Paloma Varga Weisz, Rachel Rose, Trisha Donnelly, Vera Portatadino

PUPILLE. Ci fioriscono gli occhi se ci guardiamo

La pupilla è l’apertura centrale che l’iride presenta nella sua parte mediana e per la quale passano i raggi luminosi per giungere al cristallino. Originariamente un latinismo, diminutivo di “pupa”, ossia bambola, bambina. Quando si guarda una persona negli occhi, il nero lucido della sua pupilla ci rende la nostra stessa immagine, ossia una figurina umana. Il che vuol dire che prima dell’invenzione degli specchi, ci si poteva guardare solo nello sguardo dell’altro. Questo modo per indicare ciò che ci permette di vedere, è reperibile anche nel greco antico; infatti, kore è utilizzato per indicare sia una fanciulla che la pupilla, sancendo una profonda unione tra questi due concetti.

Kore, la fanciulla ineffabile, o “la ragazza indicibile” come definisce questa figura Giorgio Agamben, mito greco che racconta una storia infera e al contempo solare e che, per la sua intima connessione ai misteri eleusini, si legava al silenzio (il termine “mistero” viene da una radice che significa “chiudere la bocca, ammutolire”).

Il sottotitolo cita un frammento iniziale di una poesia di Else-Lasker-Schüler (1869-1945), nella cui opera lirica gli occhi si pongono come centro di coscienza e luogo d’incontro tra l’anima e il mondo visibile.

La mostra persegue alcuni temi presenti in “Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura” in corso presso il Museo delle Terre Nuove e il Museo della Basilica. Un dialogo che, in questo caso, si nutre di sguardi: Maria e l’Angelo nell’Annunciazione, la Madonna e il Bambino, il guardare e il guardarsi, le pulsazioni dello sguardo stesso o l’entrare nello sguardo dell’altro e “lasciarsi andare alla chiamata dell’angelo”. In una corrispondenza di sinergie estetiche e concettuali: sguardo | pupilla | kore | fanciulla, il percorso espositivo orchestra un dialogo sullo sguardo in cui i concetti del “Femminile” coinvolgono artiste di diverse generazioni inclini alla rappresentazione del corpo e alle sue metafore e metamorfosi che in questa occasione specifica si misurano con la storia e la storia dell’arte del territorio.

Didascalia immagine: Francesco del Cossa (Ferrarese, c.1436 -1477/1478), Santa Lucia,1473-1474, tempera su tavola, 77.2×56 cm, Washington, National Gallery of Art. Samuel H. Kress Collection. Particolare.

Informazioni

Corso Italia, 83
52027 San Giovanni Valdarno
Tel. 055 9126283
casamasaccio@comunesgv.itOrari
Lunedì: chiuso
Martedì – Venerdì: 15-19
Sabato, Domenica e festivi: 10-13; 15-19