Il Valdarno è un luogo ricco di storia e disseminato di significative opere artistiche che, dall’Alto Medioevo fino al Novecento, rendono il territorio un vero e proprio museo diffuso.
La presenza dell’espressione artistica contemporanea in Valdarno ha sicuramente molto a che vedere con Venturino Venturi. Nato a Loro Ciuffenna nel 1918 scelse di trascorrere l’età matura nel paese natale, consolidandovi così reti culturali di rilievo nazionale. Eletta Loro Ciuffenna per propria residenza, commissionò agli architetti Lionello De Luigi e Anne Marie Maheu la progettazione della propria abitazione, che, una volta trasferitosi, divenne un centro di cultura alimentato dalle sue molteplici relazioni. Da Mario Luzi a Vasco Pratolini a Alessandro Parronchi e a Carlo Ludovico Ragghianti, molti furono coloro che la frequentarono. La presenza di Venturi si concretizzò poi nella istituzione del Museo monografico a lui dedicato e nella capillare presenza territoriale, dal Murale in memoria delle vittime del nazifascismo a Castelnuovo dei Sabbioni sino al Monumento alla Famiglia Umana per Loro Ciuffenna, che proprio di Ragghianti ottenne il plauso. Dal 1993, anno della inaugurazione, il Museo Venturino Venturi è promotore di attività espositive e culturali. Oggi fa parte della rete dei Musei riconosciuti da Regione Toscana, mentre il Murale di Castelnuovo dei Sabbioni è monito alle future generazioni e la Casa ove abitò l’artista è custode della memoria più intima del suo trascorso umano e artistico.
Raccoglie e acquisisce materiale sugli scultori del periodo, configurandosi come punto di riferimento per le numerose gipsoteche e Musei d’Artista presenti nella Regione e in Italia. Negli spazi dedicati alla vasta collezione permanente si possono ammirare creazioni di maggior rilievo di artisti come Michelangelo Monti, Timo Bortolotti, Arturo Stagliano, Mentore Maltoni, Mario Bini, Francesco Falcone, Raffaello Romanelli, Odo Franceschi, Antonio Maraini, Firenze Poggi e Donatella (Dodi) Bortolotti. E con esse le sculture dei montevarchini Pietro Guerri, Elio Galassi ed Ernesto Galeffi, già di proprietà comunale.
A San Giovanni Valdarno, un luogo simbolo dell’arte rinascimentale capace anche di caratterizzarsi come fulcro per la promozione della contemporaneità, troviamo Casa Masaccio. La casa natale del rivoluzionario pittore si è trasformata nel tempo in sede di un centro espositivo, già attivo dalla fine degli anni Settanta con un progetto teso all’esplorazione critica delle emergenze dell’arte italiana e internazionale. Citiamo tra gli artisti presenti in collezione: Anselmo, Boetti, Moretti, Farulli, Airò, Bartolini, Garutti Staccioli. Negli ultimi anni promuove occasioni di confronto e di sviluppo per i giovani artisti del territorio, attraverso la realizzazione di laboratori, workshop, mostre e cantieri della creatività ed è divenuta piattaforma permanente di residenza per la mobilità degli artisti e dei curatori sia nazionali che esteri.