Il Seicento in Valdarno

Il Seicento in Valdarno

Annunciazione di Matteo Rosselli - Oratorio SanFilippoNeri, Castelfranco di Sopra

Nel 2011 sono state realizzate tre importanti mostre a San Giovanni Valdarno, Montevarchi e Terranuova Bracciolini che si proponevano di mettere in luce il florido periodo del Seicento in Valdarno: approfondendo il lavoro di artisti come Giovanni Martinelli e Giovanni da San Giovanni e della famiglia dei Concini, potenti mecenati della zona.

Quest’interessante lavoro di ricerca ha preso le mosse da una capillare ricognizione del patrimonio seicentesco nell’intera valle dell’Arno. Sono state così individuate oltre cento opere conservate nelle chiese e nei musei del territorio.

Punti focali di questo percorso sono le città nuove, ma anche presso i piccoli centri si riscontra la presenza di opere di grandi maestri: a Castelfranco di Sopra e Loro Ciuffenna sono conservati i dipinti di Matteo Rosselli, grande caposcuola del Seicento fiorentino.

A Pian di Scò, in località Simonti, nella Chiesa di Santo Stefano, sono presenti due pregevoli dipinti su tela, Cristo e la Veronica e lo svenimento della Madonna, vicino allo stile pittorico di Simone Pignoni e una Madonna con Bambino tra i santi Stefano e Margherita, ascrivibile all’ambito pittorico di Mario Balassi, accompagnano una delle architetture seicentesche più singolari del territorio, l’Oratorio dell’Immacolata Concezione a Casabiondo.

Dall’altra parte dell’Arno, nella piccola chiesa di Massa, a Cavriglia, si trova un capolavoro di Matteo Rosselli: Il Miracolo della Neve, legato alla storia della Compagnia e documentato nell’edificio religioso dal 1621.

Bucine è costellata di piccoli centri le cui chiese parrocchiali offrono notevoli esempi di arte seicentesca come la Pieve di San Leolino dove spicca una Vergine del Rosario tra santi di Salvi Castellucci, fino ad arrivare alla pieve di Sant’Apollinare dove assistiamo ad un insieme pittorico ancora riconducibile all’ambito di Michelangelo Vestrucci.

San Leonardo di Giovanni Martinelli - MontevarchiA Montevarchi, la Collegiata di San Lorenzo, ospita un’Adorazione dei Magi di Matteo Rosselli (1607), mentre a Moncioni nella piccola chiesa di Santa Maria Assunta troviamo tele seicentesche tra le quali un’Adorazione dei Magi sempre attribuita a Rosselli. Nella Canonica della Chiesa di Santa Maria al Giglio, un particolare dell’affresco della Madonna con Bambino, sarebbe riferibile alla mano del giovane Giovanni Martinelli del quale, nei pressi di Montevarchi, nella piccola chiesa di Caposelvi, troviamo il bellissimo dipinto del San Leonardo.

A San Giovanni Valdarno è esposta la stupenda Decollazione del Battista (1620) nel Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, dipinta nel 1620: uno dei quadri simbolo delle novità elaborate dall’artista.

A Terranuova Bracciolini, nella Pieve di Santa Maria, troviamo due capolavori di Giovanni Martinelli: La Samaritana al Pozzo e l’Annunciazione che, scoperta da poco e restaurata, proviene dalla chiesa della piccola frazione di Traiana. Sempre a Terranuova, nella Pieve di Santa Maria, vi è un’Annunciazione di Francesco Curradi, datata 1616. Molte altre chiese dei “castelli” della Penna, Cicogna, Tasso offrono significative opere seicentesche rimaste inedite fino ad oggi.